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Il Senato francese seppellisce la ratifica della Carta europea

Tre giorni dopo le manifestazioni per le lingue regionali a Montpellier, Carhaix, Bayonne, Strasburgo e Perpignano, il voto del 27 ottobre del Senato della Repubblica francese seppellisce la ratifica da parte della Francia della Carta europea delle lingue regionali e minoritarie, promessa n° 56 del candidato François Hollande durante la campagna presidenziale del 2012.

Nel 1999 la Francia non aveva controfirmato che 39 dei 98 impegni compresi da questa Carta e aveva aggiunto a questa firma una “dichiarazione interpretativa” che ne restringeva la portata.

La promessa n° 56 di François Hollande non consisteva in altro che ratificare questo minimo impegno.
Una messa in conformità della Francia alle norme europee (che sono obbligatorie per i paesi di nuova adesione) imporrebbe una revisione costituzionale per mettere la Costituzione francese in conformità con quelle norme europee previste dalla Carta, e non il contrario. Sarebbe un passo avanti auspicabile se la Francia sottoscrivesse dei nuovi impegni fra i 59 restanti.

Per il Partito della Nazione Occitana la ratifica della Carta non è sufficiente e deve accompagnarsi al voto di una legge che dia uno status ufficiale alle lingue di Francia.

Una volta di più il Partito della Nazione Occitana denuncia la duplicità del Presidente della Repubblica. In effetti, nonostante sia stata per anni maggioritaria all'Assemblea Nazionale e al Senato, la sinistra ha atteso di perdere la maggioranza al Senato per proporre la riforma della Costituzione su questo soggetto. E l'ha fatto sapendo perfettamente che così questo obiettivo diventava difficile da ottenere. Il Partito della Nazione Occitana denuncia una volta ancora la complicità di fatto tra la sinistra e la destra francesi per perpetuare la loro politica di sradicamento della nostra lingua.

Lanciamo un appello agli Occitani e agli altri popoli di Francia per costruire insieme un progetto di società che non sia più segnata da “l'ideologia francese” arcaica, rigida e uniformizzante.

Denunciamo l'eccezione francese. La Francia, paese autoproclamato dei “diritti dell'uomo” ci nega un diritto democratico riconosciuto in Europa, il diritto di parlare la propria lingua in tutte le circostanze della vita sociale.

Il Partito della Nazione Occitana si assocerà a tutte le iniziative prese dagli Occitane e dagli altri popoli di Francia per mettere termine alla scomparsa programmata delle nostre lingue.

28/10/2015  

Carta europea delle lingue regionali e minoritarie.

Carta europea delle lingue regionali e minoritarie.

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