Il Partito nazionale occitano e l'Afghanistan

L'Afghanistan nelle mani dei talebani

In seguito agli attacchi islamisti dell'11 settembre 2001, una coalizione internazionale, su mandato delle Nazioni Unite e guidata dagli Stati Uniti, è intervenuta in Afghanistan. I suoi obiettivi erano distruggere al-Qaeda e cacciare il regime islamico talebano che aveva protetto Bin Laden e i suoi seguaci.

Una volta raggiunto questo obiettivo, questa coalizione, sostenuta da molte ONG, si è concentrata sulla creazione delle condizioni per lo sviluppo, la modernizzazione economica e sociale e la democratizzazione. Ma i talebani hanno proseguito la guerra contro le potenze occidentali.

Vent'anni dopo, con la partenza degli ultimi soldati stranieri, i talebani hanno appena ripreso il potere a Kabul e in tutto l'Afghanistan. Vittoriosi, gli islamisti radicali intendono imporre definitivamente la loro ideologia e il potere degli afghani-pashtun dai quali loro essenzialmente provengono.

Pur deplorando questo ritorno, sinonimo di grave recessione per lo status delle donne in particolare, ma fedele alle sue posizioni etniche, il Partito nazionale occitano ammette che gli afghani-pashtun hanno effettivamente il diritto di dotarsi delle istituzioni e del regime che vogliono. Riconosce inoltre il loro diritto imprecrivibile di unirsi ai loro connazionali afghani-pashtun maggioritari in Pakistan. Nega loro, tuttavia, il diritto di imporre i loro valori, le loro istituzioni, la loro lingua e il loro governo ai vari popoli che hanno colonizzato dal XVIII secolo e che rappresentano il 40 per cento della popolazione del loro Stato.

Il PNO invita pertanto i talebani a fare del loro paese una vera federazione etnica e a rinunciare a fare di esso la base di un impero islamico globale,ritenendo tali condizioni le uniche garanzie di un possibile sviluppo senza interferenze straniere.

18/08/2021

Il Partito nazionale occitano e l'Afghanistan